Psilla

La psilla vive come parassita sulle piante, di cui succhia la linfa utilizzando un apparato boccale pungente succhiatore. Emette un abbondante liquido zuccherino, chiamato melata, che attira formiche e mosche, delle quali si nutre. Le forme adulte sono di piccole dimensioni (2-3 mm), provviste di ali trasparenti disposte sul dorso; ne esistono due forme: una estiva di colore arancione-marroncina, una invernale di colore scuro. Questi insetti colonizzano i germogli, le giovani foglie, i giovani rami e raramente anche i giovani frutti. In seguito all’asportazione di linfa, la pianta subisce un generale indebolimento, a cui possono fare seguito disseccamenti di rametti e foglie, che finiscono con il cadere anticipatamente. La presenza di melata provoca ustioni alle foglie ed imbratta la vegetazione, attirando l’insediamento di fumaggini. Queste, oltre a rallentare i processi biologici della pianta, ricoprono i frutti rendendone l’aspetto molto sgradevole. Colpisce prevalentemente il pero, in modo particolare le varietà William e Decana, a spese di germogli, fiori, frutti e rametti anche lignificati.

PIANTE COLPITE

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