Il contributo dei biostimolanti in orticoltura

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Salvaguardare la salute del suolo e promuovere lo sviluppo delle piantine.

Uno degli aspetti più importanti ed in apparenza meno evidenti nella gestione nutrizionale delle specie orticole riguarda il potenziamento della naturale fertilità dei suoli.

Il miglioramento delle caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche dei suoli può avvenire solamente attraverso azioni mirate all’incremento dell’attività microbica, all’ampliamento del volume di suolo esplorato dalle radici ed al miglioramento della capacità di scambio all’interno della rizosfera.

I fattori critici.

Tutti questi fattori si pongono in netto contrasto con quelli che sono invece i problemi più frequenti ed evidenti per chi oggi si trova a coltivare ortaggi, ovvero:

  • Declino progressivo delle caratteristiche chimiche dei suoli;
  • Perdita di struttura;
  • Attività radicale in stato d’inerzia;
  • Stentata o assente attività biologica nel terreno.

Sono proprio questi i problemi che rappresentano le maggiori cause di partenze difficoltose per le colture, per le quali i soli interventi con concimi tradizionali risultano poco efficaci se non deleteri.

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Soprattutto nei mesi a venire, a queste cause si potranno sommare anche fattori di stress quali nevicate, gelate notturne, cali repentini di temperatura e presenza di suoli freddi; fattori che possono determinare cali, come nel recente caso che ha coinvolto le produzioni campane e pugliesi di zucchine e finocchi, che vanno dal 30 al 100% del raccolto, provocando gravi ripercussioni anche sull’assetto economico delle aziende colpite.

L’esperienza di Cifo

Per affrontare queste criticità, le soluzioni messe in campo da Cifo, in oltre 50 anni di ricerca e sperimentazione in campo a servizio della sostenibilità nel settore della nutrizione vegetale, prevedono l’impiego di tre specialità che lavorano in maniera complementare attraverso l’azione di acidi umici, acidi fulvici, amminoacidi di origine naturale e sostanze bioattive contenute nell’alga gigante Macrocystis integrifolia.

Le soluzioni

Cifoumic
Gli Acidi umici e fulvici contenuti all’interno di Cifoumic agiscono positivamente sulla fertilità del suolo ed esplicano un’azione biostimolante mirata a stimolare l’attività biologica nel terreno attraverso un potenziamento dell’attività dei microrganismi del suolo, ma non solo.

Usato in fertirrigazione alla dose di 4-6 Kg/ha permette alla pianta di incrementare lo sviluppo delle radichette assorbenti ed assorbire con migliore efficacia nutrienti quali fosfati, ferro, microelementi ecc., grazie ad un’azione complessante e protettiva.

Se impiegato in suoli in cui insistono condizioni difficili, quali ad esempio la presenza di xenobiotici o sostanze dannose (diserbanti, antibiotici, metalli pesanti ecc.) per piante e terreno, Cifoumic svolge anche un’azione “detossificante” e neutralizzante che permette di completare il ciclo delle colture anche su terreni in cui si praticano colture particolarmente intensive.

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Sinergon R
In tutti quelle situazioni in cui i suoli manifestano i caratteristici sintomi di carenza di sostanza organica, spiccata salinità o impoverimento della struttura, si rivela efficace l’impiego di Sinergon R.

Un bioattivatore dell’attività radicale completamente biologico caratterizzato dalla presenza di un complesso di amminoacidi di origine naturale derivante esclusivamente da processi di idrolisi enzimatica.

Permette di stimolare i processi fisiologici delle piante durante le diverse fasi fenologiche e, grazie alla speciale tecnologia con cui è formulato, agisce come catalizzatore ed attenuatore della salinità delle soluzioni nutritive in preparazione.

Durante le prove in campo si è mostrato efficacie anche per la riduzione dei dosaggi di prodotti fertirriganti impiegati portando alla massimizzazione delle unità fertilizzanti.

Inoltre, la speciale concentrazione di carbonio organico prontamente disponibile permette di porre rimedio in tutte quelle situazioni in cui l’impoverimento del suolo e l’assorbimento d’acqua rappresentano dei fattori limitanti per massimizzare la produttività delle colture.

La dose d’impiego prevista è pari a 10-20 L/ha, da impiegare tramite fertirrigazione attraverso 3-4 interventi da ripetere ogni 10-15 giorni.

Macys BC 28
Per scongiurare invece i rischi derivanti da gelate notturne, ritorni di freddo e sbalzi termici, Cifo consiglia l’impiego in applicazione fogliare della specialità Macys BC 28.

Un potente biostimolante impiegato in agricoltura biologica costituito al 100% dal succo concentrato dell’alga Macrocystis integrifolia, in grado di influenzare positivamente la fisiologia della pianta e predisporre le basi per superare tutti i momenti di stress del periodo, grazie alla presenza inalterata di tutte le numerose sostanze biologicamente attive contenute naturalmente all’interno dell’alga.

In questo caso la dose d’impiego è pari a 2-3 L/ha, da ripetere in più applicazioni durante il normale ciclo colturale.