Il successo riscosso da questa coltura è ormai un fatto evidente: da frutto destinato a poche e ricche tavole è divenuto nel nel giro di pochi decenni un prodotto di consumo universale, sempre più comune all’interno della nostra dieta fino all’attuale rilancio grazie alla riscoperta di varietà a polpa gialla e rossa che sembrano promettere un guadagno di ulteriori spazi commerciali in GDO e mercati ortofrutticoli rispetto alle varietà tradizionali.
Anche se, nonostante il lieve calo di domanda rispetto ai mesi precedenti, il mercato attuale mantenga buone quotazioni e prezzi stabili, il reddito dell’agricoltore in campagna non gode purtroppo di questo trend positivo.
In questo senso la realtà dei fatti non sembra mostrare nessuna novità: i kiwi che si distinguono nettamente per quotazioni sono infatti quelli di grossa pezzatura, mentre quelli di piccolo calibro rimangono relegati in un segmento con prezzi sempre più al ribasso.
Come anticipato, nessuna novità sulla piazza: il mercato paga in base alla pezzatura. Ma, sebbene i prezzi medi si mantengano relativamente alti per talune classi di calibro, occorre d’altro canto che l’agricoltore realizzi comunque rese e PLV soddisfacenti per ottenere una buona remunerazione.
Affinché ciò possa avvenire occorre adottare in azienda degli accorgimenti tecnico-agronomici finalizzati a conseguire alte rese, alte pezzature e frutti con maggiore shelf life per soddisfare le necessità commerciali. Ovviamente questi obiettivi sono imprescindibili da una gestione nutrizionale oculata che tenga conto anche degli aspetti di sostenibilità dei prodotti che arrivano al consumatore.
Ma quali sono i passi da seguire?
Vediamo di fare il punto con le specialità nutrizionali messe a punto da Cifo per rispondere in maniera sinergica alle esigenze di mercato di cui abbiamo appena parlato:
Per ottenere kiwi di calibro superiore, e pezzature uniformi il prodotto ormai da anni sperimentato con successo in campo è Cifamin BK. Una specialità nutrizionale impiegabile per via fogliare in agricoltura biologica arricchita di un complesso di amminoacidi, peptidi e microelementi, appositamente studiati per sostenere e potenziare la divisione e distensione cellulare, due fasi fondamentali per sostenere la crescita di nuovi tessuti.
Per incrementare la resistenza delle piante agli stress abiotici si consiglia l’utilizzo di Macys BC 28, la specialità biostimolante di punta di casa Cifo costituita al 100% dall’estratto dell’alga gigante Macrocystis integrifolia. La caratteristica che lo rende davvero un prodotto unico nel mercato è il suo meccanismo d’azione che si avvale di un pool di sostanze biologicamente attive quali vitamine, minerali, polisaccaridi e promotori di crescita naturali che garantiscono una risposta equilibrata in casi di gelate tardive, siccità, salinità, sbalzi termici e squilibri idrico-nutrizionali.
Per migliorare le caratteristiche produttive e qualitative dei frutti, si riscontrano ottimi risultati tramite l’impiego di SinerVEG, biostimolante fogliare a base di estratti lignocellulosici utilizzabile in agricoltura biologica come potenziatore fisiologico della pianta. Il prodotto agisce come “booster” durante le fasi di accrescimento frutto e impiegato in actinidicoltura permette un incremento del peso medio dei frutti, del contenuto in sostanza secca ed un miglioramento del grado Brix.
L’azione sinergica è completata dal Calcisan Green, una specialità contenente Calcio e Magnesio “attivati” dall’estratto puro di Macrocystis integrifolia che funge da carrier permettendo un più rapido assorbimento degli elementi. Impiegato per via fogliare a partire dalla fase di caduta petali mostra efficacia per l’incremento di croccantezza e della conservabilità dei frutti nel post raccolta (Shelf life).
Per ulteriori informazioni e approfondimenti riguardo gli aspetti nutrizionali della coltura del kiwi consultate il catalogo prodotti
Per coltivare l’actinidia servono passione, impegno e sacrificio, guarda la storia dell’azienda agricola Miscio di Sermoneta (LT)