MAIS, COME EVITARE LO STRESS DA DISERBO IN POST EMERGENZA

L’agricoltura moderna, cioè quell’agricoltura che si è sviluppata dagli anni 80 e 90 fino ai giorni nostri, ha vissuto e goduto di un’importante e forte innovazione delle tecniche colturali nel corso di così pochi decenni.

Se questo forte ammodernamento ha reso accessibile a tutti gli imprenditori agricoli mezzi di lotta, che siano essi fisici, chimici o biologici, ha visto anche dall’altra parte una sorta di selezione naturale delle erbe infestanti cui è sottoposta la coltura in oggetto, dovuta soprattutto all’intensità di coltivazione, all’uso a volte continuativo dei prodotti chimici e la stretta rotazione colturale cui abbiamo assistito nei precedenti decenni.

In particolare, per quanto riguarda la coltura del mais, abbiamo diverse specie di piante cosiddette “infestanti”: questo aggettivo infatti è da intendersi in senso relativo e non assoluto. Il termine infestante indica la presenza di una pianta che cresce in un ambiente dove non è desiderata; piante che con la loro presenza in campo diminuiscono le caratteristiche quali-quantitative del prodotto o il valore commerciale.

I danni che possono derivare da questa diffusione di specie infestanti sono fondamentalmente riconducibili a quattro macro sezioni:

  • Danno di tipo quantitativo;
  • Danno di tipo qualitativo;
  • Ostacolo alle lavorazioni colturali, durante la lavorazione del suolo e/o la raccolta della produzione finale.
  • Diffusione/prolificazione degli organismi patogeni, come ad esempio virus, batteri, nematodi ed insetti.

Entrando più dettagliatamente dell’ambito della coltura del mais, è di fondamentale importanza proteggere la pianta nelle fasi iniziali del ciclo vegetativo: indicativamente dalla germinazione fino alla 7°-8° foglia, periodo denominato appunto “critico” per questa particolare coltura. Una volta superata questa fase, il mais è una coltura che non richiede ulteriori accorgimenti, in quanto grazie alla sua levata ed all’ottima capacità di copertura del suolo, risulta essere molto competitiva rispetto alle malerbe.

Cifo, da sempre orientata verso un’agricoltura sostenibile attraverso un’accurata ed attenta azione di ricerca e sviluppo di fertilizzanti in grado di sostenere in modo naturale la pianta in tutte le sue fasi di sviluppo, propone in abbinamento al diserbo di post emergenza dei cereali, in particolare del mais, un fiore all’occhiello del catalogo Cifo: Sinergon Plus.

Sinergon Plus è un prodotto di recente rivisitazione, che ha permesso al formulato di avere caratteristiche ancor più efficienti e performanti: il prodotto è caratterizzato da una matrice organica di elevata purezza, contenente Azoto organico, Magnesio e Ferro, elementi essenziali durante il processo di formazione della clorofilla, oltre che maggiormente arricchito in Amminoacidi e Peptidi, componenti in grado di favorire la sintesi proteica all’interno della pianta, sostenendola in modo adeguato ed efficace nei momenti di massima esposizione agli stress ambientali.

Cifo ne consiglia l’uso in abbinamento ai diserbi, proprio perché grazie alle caratteristiche di Sinergon Plus, il prodotto evita l’interruzione delle funzioni fisiologiche della pianta, raggiungendo così risultati migliori in termini di resa e qualità.

Tra le principali specie che nel nostro Paese vengono considerate “piante infestanti” del mais, di particolare rilievo abbiamo:

  • la Sorghetta (Sorghum halepense), specie appartenente pluriennale appartenente alla Famiglia delle Graminacee; questa specie rientra nella categorie delle più pericolose per il mais, a causa del grande impatto negativo che può avere sulla resa produttiva finale e dalla sua capacità di produrre sostanze allelopatiche, sostanze in grado di inibire la crescita e lo sviluppo di piante concorrenti.
  • Altra malerba di rilevante importanza per la coltivazione del mais è il Farinaccio Comune (Chenopodium album): questa pianta, che predilige terreni fertili, è in grado di asportare notevoli quantità di nutrienti, a scapito della coltura principale.
  • l’Amaranto comune (Amaranto retroflexus), la quale presenta caratteristiche di tossicità per gli animali, l’Erba Morella (Solanum nigrum), appartiene alla Famiglia delle Solanacee ed è diffusa come le precedenti un po’ in tutta Italia. Questa tipologia di erba infestante è molto pericolosa se consideriamo la produzione di composti tossici che crea nel mais insilato.

Ma perché il diserbo stesso, uno dei passaggi chiave del ciclo colturale, potrebbe creare non pochi problemi alla produzione maidicola?

Al giorno d’oggi, molteplici aziende propongono all’interno del loro catalogo un’ampia gamma di prodotti per il controllo delle malerbe, a base dei più diversi e svariati principi attivi. Tali sostanze risultano agire in maniera positiva ed efficace sulle infestanti, ma possono purtroppo dare luogo ad una “retroattività negativa” sulla cultura, cioè i cosiddetti effetti collaterali assolutamente da non trascurare e contro i quali bisogna adottare accorgimenti utili a prevenirli. Non per niente, spesso e volentieri si può assistere a fenomeni di elevata vigoria della coltura su zone non trattate, rispetto al resto dell’appezzamento trattato.; ecco spiegato l’importanza di utilizzare Sinergon Plus insieme al trattamento con funzioni di antistress per dare modo alla pianta di continuare il suo normale sviluppo senza interruzioni.

Ogni specie vegetale, tra cui anche la pianta di mais, ha la sua capacità di tollerare e recuperare in modo attivo nei confronti di quel fenomeno comunemente chiamato “stress da diserbo post emergenza” o più semplicemente solo “stress da diserbo”; questo particolare tipo di stress può manifestarsi in modo diverso a seconda di quale coltura viene trattata e a seconda anche dell’epoca in cui viene effettuato il trattamento.

Altro fattore da tenere in considerazione è l’epoca in cui si effettua il diserbo, poiché la coltura potrebbe già di per sé trovarsi in condizioni di difficoltà, a causa delle temperature o troppo alte o troppo basse tipiche del periodo primaverile, essere cioè in uno stato di stress termico. Una pianta più sana, ben nutrita e rafforzata dal prodotto Sinergon Plus, consentirà alla stessa di essere anche meno sensibile e meglio preparata ad attacchi di eventuali patogeni, ad esempio da parte di agenti fungini, che come ben sappiamo possono creare non pochi problemi di qualità qualora si dovesse riscontrare presenza di aflatossine nel raccolto finale.