Orchidee, regine dell’inverno

Gioielli tropicali da coltivare in casa

Un tempo le orchidee erano piante riservate a pochi eletti: costavano molto e richiedevano ambienti speciali come serre e verande. Oggi, grazie al progresso delle tecniche florovivaistiche, molti tipi di orchidee sono alla portata di tutti e, grazie alla loro resistenza, si coltivano facilmente in casa, dove portano il fascino dei loro fiori tropicali, incredibilmente belli.

Per le specie più facili (Phalaenopsis, Cymbidium, Dendrobium e altre) occorrono poche attenzioni: un ambiente molto luminoso, lontano da fonti di calore e da correnti d’aria, meglio se fresco (sui 18 °C) e con elevata umidità, che può essere creata anche grazie a frequenti nebulizzazioni sul fogliame o con l’impiego di un umidificatore ambientale.

Le irrigazioni devono essere tali da conservare il substrato sempre umido: l’ideale è utilizzare Cifo Aquastick, una pratica e comoda alternativa all’intervento di annaffiatura classico: è un gel idratante a base di acqua purissima a lento rilascio che viene liberato gradualmente nel terreno, dove rimane disponibile per 30 giorni circa. E’ indicato per tutte le orchidee e per le piante ornamentali in vaso da interno ed esterno.

Le orchidee vengono messe in vendita quando sono in fiore e occorre nutrirle regolarmente con

Cifo concime liquido per orchidee, specifico per ottenere fioriture prolungate se l’ambiente è idoneo.

Una volta terminata la fioritura vanno rinvasate utilizzando Cifo Terriccio specifico per orchidee – Linea Torfy, a base di corteccia di pino francese, fibra di cocco e torba bionda: offre un elevato grado di porosità e drenaggio, ottimale per la coltivazione di queste piante che necessitano di una perfetta areazione delle radici. Dopo un periodo di riposo di 6-8 settimane, si riprende a concimare: in condizioni ambientali idonee, orchidee come le Phalaenopsis rifioriscono facilmente.