ORTICOLTURA NEL SUD ITALIA, GLI ALLEATI UTILI A GENERARE VALORE NEL COMPARTO

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Sostanza organica, sviluppo radicale e sostenibilità degli interventi, le tre parole chiave della strategia Cifo per superare le criticità stagionali

La stagione delle colture orticole in meridione, in particolar modo in coltura protetta, non sembra mostrare decelerazioni nelle operazioni colturali neanche in questo periodo dell’anno con l’inverno ormai alle porte.

Che si parli di colture scalari di peperone e di pomodoro da mensa nelle serre del Sud, con prezzi eccezionalmente incoraggianti per il periodo soprattutto per ciliegino e datterino, o di brassicacee, carciofi e altri ortaggi a foglia in pieno campo, per i quali i risultati della campagna appaiono ancora abbastanza altalenanti, si manifesta evidente la necessità per gli operatori di garantire in ogni caso elevati standard qualitativi e produzioni apprezzabili in termini quantitativi al fine di poter generare margine.

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Durante questo periodo, le condizioni pedo-climatiche giocano un ruolo fondamentale nella gestione della coltura sia in serra fredda che in pieno campo, dove si prefigura la necessità di porre maggior attenzione soprattutto riguardo eventuali sbalzi termici che possono incidere negativamente sul metabolismo della pianta.

In questo contesto, occorre tenere in considerazione anche la gestione del suolo o del substrato di coltura che può risultare più complicata a seguito di un eventuale eccessiva presenza di sodio, dannosa per la fisiologia e lo sviluppo delle colture.

Oltre ai due fattori appena descritti, in questo periodo si somma anche l’azione di un calo dell’intensità luminosa che, soprattutto in presenza di suoli poveri di S.O., incide in particolar modo sull’accumulo dei nitrati nelle colture da foglia, un aspetto su cui la legislazione vigente impone severi limiti.

Per le orticole risulta quindi fondamentale fornire un supporto al metabolismo primario attraverso strumenti e metodi mirati che consentono alle piante di ridurre l’impatto dei fattori limitanti appena citati e apportare valore all’intero comparto.

La strategia messa in campo da Cifo, attraverso tutta l’esperienza maturata in oltre 50 anni di ricerca a servizio della sostenibilità nel settore della nutrizione vegetale, prevede i seguenti scopi per poter affrontare le criticità del periodo:

  • Incrementare il volume di suolo esplorato dalle radici per facilitare l’assorbimento dei nutrienti e mitigare gli effetti di xenobiotici e sostanze dannose su colture particolarmente intensive;
  • Apportare sostanza organica al terreno/substrato per predisporre un rilascio graduale degli elementi immobilizzati nel suolo riducendo i dosaggi di fertirriganti;
  • Ridurre ed evitare gli eccessi di salinità durante la fase di fertirrigazione in modo da limitare gli stress per le colture.

Cifoumic è il biostimolante ideale in applicazione fogliare e in fertirrigazione, sia in serra che in pieno campo, per promuovere lo sviluppo delle radici assorbenti, potenziare la fertilità del suolo e migliorare la capacità di scambio della rizosfera.

cifoumic macys bc28

In applicazione fogliare si consiglia l’impiego del Macys BC 28, biostimolante a base dell’alga Macrocystis Integrifolia che influenza positivamente la fisiologia della pianta e predispone le basi per superare i momenti di stress.

Per i problemi legati ad un eccesso di salinità dei suoli/substrati di coltivazione risulta utile l’impiego di Sinergon R, un complesso di amminoacidi naturali impiegabile in fertirrigazione e a livello radicale.

sinergon r radicifo l 24

Infine, per favorire i processi di sviluppo di radici avventizie e peli assorbenti incrementando al contempo il contenuto di clorofilla nelle foglie e lo sviluppo di nuovi germogli il prodotto ideale da impiegare in fertirrigazione risulta Radicifo L24.